[…] La sostenibilità è prima di tutto educazione, è predicare bene e razzolare uguale. Ci si sente coerenti se si vive nel rispetto della natura e del prossimo, se la sostenibilità attraversa tutte le nostre azioni.
La sostenibilità, si segue con le convinzioni che si hanno, che nascono dall’agire quotidiano, che a sua volta nasce dall’educazione che si è ricevuta. Dall’insegnamento di non primizie e di non spreco al pensare prima di comprare e pesare prima di cucinare.
Dalla somma di tanti piccoli gesti si costruisce il grande. Se si usa la cucina elettrica ma si continua a buttare via cespi di insalata pensando: “dai, che sarà mai un cespo d’insalata!”, i conti non tornano.
Quelli della collettività, s’intende.
Forse non è un dramma, ma se si buttano via tanti cespi di insalata, abbiamo gettato alle ortiche il rispetto per la natura e per il prossimo. Che poi le ortiche siano squisite è un’altra storia.
Qualcosa si sbaglia, e forse molto più di qualcosa, ma non bisogna mai smettere di cercare la coerenza nelle azioni quotidiane, e più sono piccole e più ci si convince che facciano somma, facciano esempio. […]
Davide Oldani. Visioni POP.