[…] Assaggiate i sapori, ascoltate la loro dolce “melodia”, aggiungeteli alla vostra bacheca dei gusti, oppure aggiornate i tasselli già presenti. Non smettete di cercare nuovi stimoli, non solo per il palato, e dunque in cucina, ma in ogni cosa che fate, anche se non è vostra abitudine.
Seguite le vostre passioni, quelle che sentite nella pancia e sognate nella mente; quelle che, quando le alimentate, danno senso alla vostra presenza in questo mondo. Sentite il vostro corpo e non giudicatevi ma accettatevi sempre come il dolce accetta l’amaro.
Aprite non solo la bocca, ma il vostro spirito.
Espandete il torace e il diaframma, respirate aria nuova, la natura. Mettete a fuoco i vostri ideali e dategli voce. Mettete dei punti non per concludere frasi, ma per iniziarne di nuove.
Non c’è nulla che termina nel lungo percorso di una vita.
E’ solo un susseguirsi di cose che, ciclicamente, sebbene in modo diverso, si ripropongono, ricominciano, si sviluppano e volgono al termine. Ma proprio quando sembra che tutto finisca ecco in realtà approssimarsi un nuovo inizio.
Voltare pagina non è cancellare e dimenticare da un giorno all’altro, ma è aver finito lo spazio a disposizione e cercarne di nuovo per continuare a scrivere le frasi della propria vita. Non è vivere, ma sentirsi vivi.[…]
Irene Volpe. Cucinare le emozioni.